Al buio il fascino di Otranto acquistava tutto il suo splendore, specialmente d’estate.
Camminavano lungo la costa, alta sul mare, con una piccola baia dove ogni tramonto diventava un dipinto vivente. Voltando lo sguardo dall’altro lato, le luci sui muri e gli innumerevoli pub davano più l’idea, dall’esterno, di essere delle locande di chissà quale epoca. In un posto del genere, pensò, si poteva entrare in un locale ed uscire secoli addietro, come nel film di Massimo Troisi che aveva visto tempo prima. […]
Si fermarono poi in un locale che dava nuovamente la vista sull’Adriatico, quindi sul Mediterraneo, quindi sull’Atlantico, quindi anche su Pacifico e Indiano, quindi sul mondo intero.
«Locale con vista sul mondo, per servirVi» avrebbe potuto esordire un cameriere. Invece nessuno ci aveva mai pensato.
mercoledì 4 marzo 2009
Fiocco N° 1 - La costa e la terra
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